Stai progettando un logo? Stai per scattare una fotografia? Stai per programmare la prossima campagna di comunicazione? Il tuo obiettivo principale è che i tuoi lavori rappresentino esattamente quello che hai in mente? Se la risposta è sì, prima di farlo dovresti dare un’occhiata a quest’articolo. Oggi parleremo delle mood lines, ovvero quelle linee che sono in grado di trasmettere universalmente gli stessi valori.
Forse ne avrete già sentito parlare; infatti non è una novità. Da tempo immemorabile, i progettisti utilizzano le mood lines per trasmettere e infondere determinate emozioni e sensazioni. Le mood lines infatti sono presenti nell’uomo già dalla preistoria.
Il primo ad approfondire l’argomento è stato nel 1961 John Ormsbee Simonds nel suo libro “Landscape Architecture: The Shaping of Man’s Natural Environment“ che ha stilato una tavola delle 48 Mood Lines universalmente riconosciute.
Utilizzo delle Mood lines
Le mood lines sono utilizzate per la progettazione visiva di tantissime cose e ora ve ne accorgerete. Vediamo qualche esempio dell’utilizzo delle mood lines analizzate da Zeven Design all’interno dei manifesti dei film, pubblicità e dipinti.
Riferimenti:
- Simonds J. O., Landscape Architecture: The Shaping of Man’s Natural Environment, Hardcover, 1961
- Zeven Design